Continuità per i docenti di sostegno: conferme, scadenze e un pizzico di buonsenso

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Redazione EduCorp

Pubblicato il

10/03/2025
BlogDecreti, Ministeriali, Normativa

Garantire la continuità didattica agli studenti con disabilità è una priorità, e il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha messo nero su bianco le procedure per confermare i docenti di sostegno a tempo determinato per l’anno scolastico 2025/2026. L’obiettivo? Evitare il solito valzer delle cattedre che ogni anno disorienta famiglie, studenti e insegnanti.

Come funziona la conferma dei docenti di sostegno

Il meccanismo è relativamente semplice (almeno sulla carta):

  1. Le famiglie hanno voce in capitolo – Entro il 31 maggio 2025, i dirigenti scolastici raccoglieranno le richieste di continuità da parte delle famiglie. In pratica, se un docente ha seguito uno studente nell’anno precedente e la famiglia ne chiede la conferma, si avvia l’iter.
  2. Si valuta caso per caso – La richiesta non è automatica: il dirigente scolastico, sentito anche il Gruppo di Lavoro Operativo, valuterà se la conferma è nell’interesse dell’alunno. Entro il 15 giugno 2025, la decisione sarà comunicata a tutti gli interessati (famiglia, docente e Ufficio scolastico territoriale).
  3. Il docente può chiedere la conferma – Se la richiesta della famiglia viene accolta, il docente dovrà confermare ufficialmente la propria disponibilità durante la presentazione delle domande per gli incarichi a tempo determinato.
  4. La conferma arriva prima delle altre assegnazioni – Gli Uffici scolastici territoriali, una volta sistemato il personale di ruolo e completate le altre operazioni, verificheranno se il posto è ancora disponibile e, in caso affermativo, confermeranno il docente con priorità assoluta.
  5. Scadenza improrogabile – Tutto questo balletto deve concludersi entro il 31 agosto 2025. Dopo questa data, eventuali nuovi posti disponibili non rientreranno più nella procedura di conferma, e il docente dovrà partecipare alle normali assegnazioni delle supplenze.

Chi può accedere alla conferma?

Il decreto stabilisce che possono beneficiare della continuità:

  • I docenti specializzati per il sostegno.
  • I docenti non specializzati, ma che hanno lavorato su sostegno nell’anno scolastico 2024/2025 grazie alla seconda fascia delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS).
  • I docenti non specializzati, chiamati su sostegno in base ad altre procedure previste dall’ordinanza ministeriale.

Attenzione però: la conferma riguarda solo chi ha avuto incarichi annuali o fino al termine delle attività didattiche. Insomma, niente corsie preferenziali per chi ha avuto solo spezzoni o supplenze brevi.

Un passo avanti per gli studenti (e per i docenti)

Questo sistema cerca di mettere un freno al turn-over selvaggio dei docenti di sostegno, che ogni anno rischia di lasciare gli studenti con disabilità senza una figura di riferimento stabile. Certo, resta da vedere se il meccanismo funzionerà davvero senza intoppi burocratici.

Nel frattempo, almeno sulla carta, la scuola italiana prova a dare un po’ più di continuità a chi ne ha davvero bisogno. Per avere maggiori informazioni, nel frattempo, questo è il link al quale collegarsi!

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