Viaggi del ricordo: un’opportunità per le scuole di esplorare la storia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata

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Pubblicato il

06/12/2024
BlogAvvisi, Normativa

Un viaggio tra memoria e didattica

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato un avviso che invita le scuole secondarie di primo e secondo grado a partecipare ai “Viaggi del ricordo”, un’iniziativa dedicata alla scoperta e alla comprensione della complessa storia del confine nord-orientale italiano. Scopo del progetto è avvicinare le nuove generazioni alla memoria delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, attraverso esperienze dirette e formative in occasione del Giorno del ricordo, celebrato il 10 febbraio di ogni anno.

La base normativa è solidissima: la recente Legge 21 febbraio 2024, n. 16, ha stanziato un milione di euro per finanziare queste attività, ma il cuore dell’iniziativa batte forte nell’idea di portare i ragazzi nei luoghi dove la storia ha lasciato segni profondi, troppo spesso trascurati.

Chi può partecipare?

L’avviso è rivolto alle scuole che hanno già dimostrato un certo interesse verso la materia, partecipando a percorsi formativi ad hoc o integrando nei loro piani didattici attività legate al Giorno del ricordo. In altre parole, non basta presentarsi con il desiderio di partire: serve anche un curriculum scolastico che dimostri un reale impegno nella sensibilizzazione storica.

E se la vostra scuola non ha ancora partecipato a concorsi come “10 febbraio” o ai seminari sulla Frontiera Adriatica? Beh, potreste sempre metterlo in agenda per il prossimo anno: sembra che il Ministero apprezzi chi si dà da fare.

Quanto c’è in palio?

Il budget complessivo è di un milione di euro, con un tetto massimo di 30.000 euro a scuola. Questo dovrebbe coprire le spese per viaggi, pernottamenti, pasti e anche guide turistiche per gruppi di 25-30 studenti più accompagnatori. In altre parole, un viaggio quasi all-inclusive, ma con un tocco educativo.

Le mete: dove porta la memoria

I sei itinerari proposti attraversano luoghi emblematici della storia dell’esodo giuliano-dalmata. Si parte dal Museo M9 di Mestre, passando per Trieste e la Foiba di Basovizza, fino a Capodistria, Rovigno, Pola e persino Zara. Ogni percorso è una finestra su una pagina di storia che chiede di essere ricordata e compresa.

Un dettaglio che potrebbe solleticare l’interesse delle scuole: il supporto organizzativo sarà curato dalla Federesuli, che garantirà strutture convenzionate e mezzi di trasporto. Insomma, meno grattacapi logistici per i docenti e più tempo per concentrarsi sulla formazione degli studenti.

Come candidarsi?

Le scuole hanno tempo dal 5 al 9 dicembre 2024 per inviare la propria candidatura tramite la piattaforma SIDI. I più ritardatari dovranno accontentarsi di aspettare la prossima edizione, perché qui i termini sono categorici: niente proroghe, niente eccezioni.

Per partecipare, ogni istituzione dovrà anche scegliere uno degli itinerari proposti e fornire un elenco dettagliato delle attività svolte in preparazione al progetto. Insomma, una sorta di “curriculum storico” per dimostrare la serietà della candidatura.

Le regole del gioco

Oltre a rispettare le scadenze, le scuole dovranno occuparsi di ottenere autorizzazioni per gli studenti e di inviare una rendicontazione delle spese entro giugno 2025. Le telecamere e le macchine fotografiche sono benvenute, ma solo se autorizzate: ogni viaggio del ricordo merita di essere documentato, ma con il giusto rispetto per la sensibilità dei luoghi visitati.

Un viaggio da non perdere

Con questa iniziativa, il Ministero punta a trasformare la memoria in azione didattica, offrendo agli studenti un’opportunità unica di apprendere la storia sul campo. Un viaggio che promette non solo di arricchire le loro conoscenze, ma anche di lasciare un segno indelebile nel loro percorso formativo.

Per chi ama la storia e vuole trasmetterla ai ragazzi, non resta che preparare i bagagli (e la documentazione) e partire: il ricordo vi aspetta.

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