Il Ministero dell’Istruzione e del Merito chiama a raccolta le scuole italiane per partecipare a un’iniziativa che fa viaggiare nella memoria: è stato pubblicato l’avviso per le manifestazioni di interesse ai “Viaggi del Ricordo”, l’iniziativa che porterà gli studenti nei luoghi delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Un percorso di formazione e scoperta per non dimenticare un pezzo di storia italiana spesso dimenticato, o almeno non raccontato abbastanza.
Dietro le quinte, l’avviso arriva dopo il decreto ministeriale dello scorso dicembre (n. 245 del 4/12/2024) e fa leva sulla Legge 21 febbraio 2024, n.16, che prevede un finanziamento di un milione di euro per queste attività. Ma attenzione: non è una gita qualsiasi. Per salire a bordo bisogna dimostrare un bel po’ di preparazione.
Chi può partecipare?
Il bando è aperto alle scuole secondarie di primo e secondo grado che abbiano già lavorato sul tema: solo chi ha seguito i corsi e seminari sulla Frontiera Adriatica – anche quelli “avanzati”, tenuti proprio nei luoghi delle foibe – potrà candidarsi. Bonus punti per chi ha partecipato a iniziative come il concorso “10 febbraio” o alla scuola estiva di alta formazione, o chi fa parte della rete “Il Giorno del Ricordo”. Insomma, niente improvvisazione: si parte solo con le valigie piene di conoscenza.
Le regole d’ingaggio
Ogni scuola potrà presentare una sola candidatura, e chi ha già ricevuto fondi per i “Viaggi del Ricordo” 2024 dovrà mettersi in fila dietro le nuove proposte. Si partecipa compilando tutto sulla piattaforma ministeriale MONITOR/PIMER (niente carta, solo digitale), dal 22 maggio fino alle 10 del 25 giugno 2025. Poi, si aspetta l’esito e si prepara lo zaino.
Le scuole dovranno scegliere un percorso tra quelli proposti dalla Federesuli – già pronti per far scoprire agli studenti le storie e i luoghi dell’esodo giuliano-dalmata. E occhio: una volta scelto il percorso, non si cambia più, e niente richieste extra.
Il pacchetto viaggio
Il finanziamento copre spese come viaggi, vitto, alloggio, ingressi a musei e mostre, e ovviamente le guide turistiche (non si può mica andare a caso!). Ogni gruppo potrà portare con sé fino a 30 studenti e i loro insegnanti. Le scuole dovranno però garantire le autorizzazioni necessarie per partecipare, scattare foto e registrare video.
E dopo il viaggio?
Le scuole dovranno rendicontare ogni spesa sulla stessa piattaforma. Tutto dovrà essere in regola, con il visto del revisore dei conti. E se avanzano soldi o si rinuncia, si restituisce al Ministero: niente sprechi. I dirigenti scolastici e i DSGA riceveranno un piccolo compenso (fino al 3% del valore del progetto), ma il dirigente dovrà versare la sua quota nelle casse dello Stato, come previsto.
Un viaggio che insegna
L’obiettivo di questa iniziativa è chiaro: portare le giovani generazioni a conoscere una pagina importante, e spesso dolorosa, della storia italiana. Un viaggio tra memoria e conoscenza, per dare un volto e un nome a quelle storie di esilio e tragedia che hanno segnato il nostro Paese. E chissà, magari qualche studente tornerà a scuola con una domanda in più, e una voglia nuova di capire.
Il bando è online sul sito del Ministero. Per domande o dubbi, l’indirizzo a cui scrivere è sempre lo stesso: [email protected] (oggetto: VIAGGI DEL RICORDO 2025). Per leggere invece più dettagliatamente l’avviso e avere maggiori info, questo è il link al quale collegarsi.