Alla Direzione Generale si pranza meglio: con un nuovo ordine appena approvato, arrivano 12.000 buoni pasto elettronici per il personale, da spendere comodamente nel corso dei prossimi 12 mesi. Niente panini tristi portati da casa o corse al bar con il resto contato: grazie a un investimento di 78.000 euro (IVA inclusa, s’intende), le pause pranzo dei dipendenti promettono di essere più dignitose.
Il fornitore scelto è Pluxee Italia S.R.L., società specializzata in servizi per il welfare aziendale, che si è aggiudicata l’incarico attraverso la piattaforma “Acquistinretepa” – una sorta di Amazon della Pubblica Amministrazione. La cifra totale, per la precisione, tiene conto anche di un piccolo sconto (10,78%, mica bruscolini) e dell’IVA al 4%, come previsto dalla normativa.
Da dove arrivano i soldi?
Il budget è stato suddiviso tra due capitoli di spesa:
- poco meno di 7.000 euro sono stati presi dal capitolo 1174 del bilancio 2025 (un piccolo antipasto),
- mentre il grosso, oltre 71.000 euro, arriva dal capitolo 1181, spalmato tra l’anno in corso e il 2026 (per garantire pasti anche a lungo termine).
Insomma, il pasto è servito – almeno per i dipendenti della Direzione Generale. Il resto d’Italia, invece, dovrà ancora vedersela con la mensa della scuola o l’insalatona da scrivania.
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