Se siete dirigenti amministrativi del Ministero dell’Istruzione e del Merito e avete sempre sognato di dare una spinta alla vostra carriera con un incarico prestigioso, questo è il momento che stavate aspettando. L’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania ha infatti aperto le porte per due distinti incarichi dirigenziali non generali presso l’Ufficio IV – Ordinamenti Scolastici, Istruzione non statale.
Il primo passo? È semplice: dare un’occhiata alla Direttiva del Ministro del 5 gennaio 2021 e scoprire se rientrate nei requisiti (qui il link). Se siete già dentro, passiamo alla parte pratica. L’incarico potrebbe essere a titolarità (per i più ambiziosi) o, se la titolarità non è possibile, in reggenza (per chi se la sente, ma senza la sicurezza assoluta).
I due avvisi pubblici in breve:
- Per i dirigenti amministrativi di ruolo: Se il vostro nome rientra in questa categoria, avete la possibilità di partecipare per l’incarico di titolarità.
- Per i dirigenti amministrativi e tecnici: Se non siete fortunati nel primo round, il secondo avviso è per voi, destinato a chi è pronto a prendersi l’incarico di reggenza, qualora non ci fosse un vincitore per la titolarità.
Ecco dove si fa interessante: anche se nessuno si farà avanti o le cose non vanno come sperato, l’incarico di reggenza verrà comunque conferito d’ufficio, basandosi su criteri come “viciniorietà” (e sì, quella buona vecchia continuità amministrativa).
Come candidarsi?
Il processo è abbastanza chiaro: inviate la vostra candidatura via PEC (meglio se non dimenticate di allegare il curriculum, documento d’identità e altre piccole formalità). La scadenza per farlo è il 26 febbraio 2025, alle 23:59. Nulla di più, nulla di meno.
Cosa serve per partecipare?
- Superare il periodo di prova
- Non essere sottoposti a vincoli di permanenza
- Avere la voglia di mettersi in gioco in una commissione di selezione che farà un bel po’ di esame comparativo dei curricula (niente paura, ci sarà anche un colloquio).
Se riuscirete a convincere la commissione con il vostro profilo, il punteggio finale (che somma sia il curriculum che il colloquio) vi metterà in pole position. E, nel caso di parità, niente paura: vincerà l’aspirante più giovane. Un piccolo vantaggio per chi non è ancora in pensione!
Gli aspetti da considerare
I candidati saranno valutati su competenze professionali, esperienze, capacità di gestire progetti complessi e magari qualche “altro incarico” che avete già ricoperto in passato (speriamo con successo). La commissione, tra l’altro, ha un occhio di riguardo per la rotazione degli incarichi (quindi non abbiate paura di cambiare posizione).
Insomma, se siete pronti a mettervi alla prova, questo è il momento giusto. Ma ricordate, la manifestazione di interesse non è garanzia di incarico: sarà la burocrazia che deciderà.
Per maggiori informazioni in merito, collegarsi a questo link!