Al via gli interpelli per i nuovi incarichi dirigenziali al Ministero dell’Istruzione e del Merito. Ecco come candidarsi senza perdersi tra lettere, commi e piattaforme digitali.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito apre ufficialmente la caccia ai nuovi dirigenti. Dopo la grande operazione di riorganizzazione degli uffici centrali – sancita dal Decreto Ministeriale del 17 gennaio 2025, numero 6 – è tempo di scegliere chi guiderà i nuovi assetti amministrativi. E lo fa con una serie di “avvisi di disponibilità”, ossia i tanto attesi interpelli. Ecco, tradotto dal burocratese all’italiano corrente, come funziona.
Sette desideri, ma almeno quattro obbligatori
I dirigenti interessati possono candidarsi per un massimo di sette posti in diverse Direzioni Generali o Dipartimenti. Nessun bisogno di metterli in ordine di preferenza, ma attenzione: almeno quattro devono essere indicati per essere considerati seriamente. Un modo elegante per dire: “Va bene essere selettivi, ma non troppo”.
C’è però un limite: solo due delle scelte possono riguardare incarichi con posizione retributiva A, quella un po’ più sostanziosa, per intenderci.
Chi può candidarsi?
I dirigenti che attualmente lavorano fuori dall’Amministrazione centrale ma hanno già un incarico, possono proporsi per uno nuovo solo se hanno già maturato almeno 18 mesi di servizio. Diversamente, serve un nulla osta dal proprio Direttore Generale. In altre parole: sì alla mobilità, ma con giudizio e qualche firma in più.
E se vieni scelto?
Nel caso in cui venga selezionato un dirigente già titolare di un incarico (sempre fuori dall’Amministrazione centrale), il trasferimento non è automatico. Serve che il Direttore Generale del suo attuale ufficio sia d’accordo a lasciarlo andare, e che la Direzione Risorse del Ministero lo “riposizioni” correttamente nella nuova sede. In soldoni: serve un coordinamento burocratico, ma niente che un po’ di pazienza e qualche PEC non possano risolvere.
Se invece il dirigente viene da un’altra amministrazione pubblica (pensiamo a un passaggio da un altro ministero, ad esempio), la questione si fa più tecnica: bisogna prima essere messi fuori ruolo, in aspettativa, in comando o altra modalità prevista dalla propria amministrazione di provenienza. La sostanza, però, è la stessa: servono permessi, incastri e burocrazia.
Quando e dove candidarsi
La piattaforma per candidarsi sarà attiva dal 6 maggio fino alle 23:59 del 26 maggio 2025. E sì, si chiude un minuto prima della mezzanotte – come le fiabe, ma senza zucche e principi azzurri. Il consiglio è semplice: non aspettate l’ultimo momento, perché i server non sempre vivono il loro momento di gloria sotto pressione.
Per ottenere maggiori informazioni in merito, collegarsi a questo link.