Mentre il Ministero dell’Istruzione e del Merito si prepara a ridisegnare la propria macchina organizzativa, arrivano due chiamate importanti per dirigenti pronti a nuove sfide. L’Emilia-Romagna e il Lazio sono a caccia di figure di alto profilo per incarichi dirigenziali non generali. Tradotto: c’è da metterci testa, esperienza e spirito di servizio.
In Emilia-Romagna, si libera una poltrona all’Ufficio III
A partire dal 16 luglio 2025 sarà disponibile un incarico presso l’Ufficio III dell’USR Emilia-Romagna, quello che si occupa di Diritto allo studio, Europa e scuola, tecnologie per la didattica e istruzione non statale. Una posizione di responsabilità, con retribuzione corrispondente al livello D. Il tutto in attesa della nuova organizzazione prevista dal D.P.C.M. n. 185/2024, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
L’incarico sarà affidato a dirigenti amministrativi di ruolo del Ministero, a patto che:
- non siano vincolati dalla permanenza quinquennale nella sede di prima nomina;
- abbiano già superato il periodo minimo di incarico nella sede attuale (in caso contrario, servirà il nulla osta).
Curriculum dettagliato e veritiero, firma digitale o autografa, documento d’identità e il modulo (Allegato 2) sono gli ingredienti per partecipare. Tutto va inviato via PEC all’indirizzo [email protected] entro e non oltre le ore 23.59 del 18 giugno 2025. Ah, attenzione all’oggetto: “MANIFESTAZIONE DI INTERESSE – INTERPELLO UFFICIO III”.
A Roma invece, si cercano ispettori specializzati
Anche l’USR Lazio ha un posto libero, ma questa volta si parla di funzioni tecnico-ispettive con sufficiente specializzazione. L’incarico, sempre di livello D, è rivolto ai dirigenti tecnici del Ministero, e si affida previa valutazione comparativa. Anche qui valgono le regole del gioco: niente vincoli di permanenza, periodo di prova superato, curriculum aggiornato e la consueta dichiarazione sull’assenza di conflitti di interesse.
La domanda va inviata, sempre via PEC, all’indirizzo [email protected], con la stessa precisione chirurgica: entro le ore 23.59 del 16 giugno 2025, con tutti i documenti richiesti e le firme in regola.
Se poi non dovessero esserci candidati idonei, l’USR Lazio ha la possibilità di pescare anche all’esterno, affidando l’incarico a professionisti altamente qualificati.
Una selezione seria, ma non una formalità
Entrambe le selezioni si basano sull’analisi dei curricula, che saranno esaminati da apposite commissioni. Tra i criteri valutati: competenze organizzative, capacità relazionali, esperienze pregresse e, perché no, quel tocco innovativo che fa la differenza. Non è escluso che i candidati vengano anche invitati a un colloquio, come previsto dalla direttiva ministeriale del 5 gennaio 2021.
Per ottenere maggiori informazioni in merito, collegarsi a questo link.