Esame di Stato 2025: le sezioni con opzioni internazionali ed EsaBac

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Redazione EduCorp

Pubblicato il

03/06/2025
BlogDecreti, Ministeriali, Normativa

Anche quest’anno scolastico, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha definito le modalità di svolgimento dell’esame di Stato per gli studenti del secondo ciclo di istruzione che frequentano sezioni con opzioni internazionali o i percorsi EsaBac ed EsaBac techno. Le novità? Poche. La sostanza? Impegnativa, ma ricca di opportunità.

L’opzione internazionale tedesca: il diploma apre le porte alle università tedesche

Chi supera l’esame in una sezione con opzione internazionale tedesca non ha bisogno di ulteriori esami di lingua per iscriversi a un’università in Germania. Una vera e propria corsia preferenziale per gli studenti più internazionalmente orientati.

Le commissioni d’esame includeranno obbligatoriamente docenti di lingua e letteratura tedesca e della disciplina insegnata in tedesco. Dall’ambasciata tedesca potranno arrivare osservatori, rigorosamente senza diritto di parola.

Il percorso d’esame prevede tre prove scritte – di cui una in lingua tedesca – e un colloquio, che include letteratura e storia in tedesco. Le modalità di valutazione sono calibrate per mantenere l’equilibrio con l’esame italiano, integrando però i requisiti della formazione germanofila.

L’opzione internazionale cinese: tra calligrafia e futuro

Le sedi sono sei, tutte convitti nazionali o educandati sparsi tra Roma, Torino, Prato, Udine, Cagliari e Sassari. Anche qui, il diploma vale come passaporto per l’università in Cina, senza esami linguistici aggiuntivi.

Le commissioni avranno commissari specializzati in lingua e letteratura cinese, oltre a storia in lingua cinese. Anche in questo caso, eventuali osservatori cinesi saranno ammessi… in silenzio.

La terza prova, tutta in cinese, valuta comprensione e produzione scritta, con traduzione in italiano. Il colloquio comprende anche letteratura cinese in italiano e storia in cinese. L’obiettivo? Certificare competenze linguistiche solide, da spendere in ambito accademico e oltre.

EsaBac ed EsaBac techno: il doppio diploma che guarda alla Francia

Le sezioni EsaBac e EsaBac techno continuano a offrire agli studenti italiani l’opportunità di conseguire un doppio diploma: l’Esame di Stato italiano e il Baccalauréat francese (generale o tecnologico). Le regole restano quelle dei decreti ministeriali già in vigore dal 2013 e 2016, con qualche aggiornamento sul fronte della valutazione.

Le prove specifiche EsaBac – lingua e letteratura francese, storia e colloquio – sono valutate in ventesimi, e servono sia per il diploma italiano che per quello francese. Per ottenere il Baccalauréat serve almeno 12/20 nella parte francese.

Nel caso di EsaBac techno, le prove scritte e orali di “lingua, cultura e comunicazione francese” e di storia (in francese, ovviamente) seguono lo stesso schema. Anche qui si incrociano voti e punteggi tra i due sistemi, in un esercizio di equilibrio che premia la competenza bilingue.

Nessun onere in più, ma un impegno straordinario

Il Ministero ha tenuto a precisare che queste disposizioni non comportano maggiori oneri per la finanza pubblica. Tradotto: tutto si fa con le risorse già previste. E, in alcuni casi, anche dividendo i compensi fra più commissari.

Ma l’impegno richiesto agli studenti è decisamente superiore alla media: padronanza della lingua straniera, capacità di analisi, confronto tra culture, e una marcia in più nella preparazione.

In conclusione, chi frequenta una sezione internazionale o un percorso EsaBac affronta un esame complesso, sì, ma anche un’opportunità unica per affacciarsi al mondo da veri cittadini globali. E, magari, partire con un bagaglio di vantaggio verso l’università… anche oltreconfine.

Per ottenere maggiori informazioni in merito, questo è il link al quale collegarsi!

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