Falcone e Borsellino, 33 anni dopo: le scuole italiane non dimenticano

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Redazione EduCorp

Pubblicato il

22/05/2025
BlogCircolari, Normativa

Anche quest’anno, il 23 maggio, l’Italia si ferma per ricordare una delle pagine più tragiche e decisive della sua storia recente: le stragi mafiose del 1992, quando persero la vita i giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, e gli uomini della loro scorta a Capaci, seguiti, solo 57 giorni dopo, dalla strage di via D’Amelio, in cui furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e altri cinque agenti di polizia.

Sono passati 33 anni, ma quel dolore – e soprattutto quel coraggio – restano impressi nella memoria collettiva. Per questo, ogni 23 maggio si celebra il Giorno della Legalità, una ricorrenza nazionale che non vuole solo commemorare, ma anche rilanciare: la sfida contro le mafie, la promozione della giustizia, l’educazione alla cittadinanza attiva.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, come da tradizione, invita tutte le scuole d’Italia a fare la propria parte. Come? Organizzando momenti di riflessione, attività, incontri, laboratori o semplici conversazioni in aula che possano aiutare studentesse e studenti a comprendere quanto la legalità sia un affare quotidiano, non un concetto astratto da tirare fuori solo nei giorni “di memoria”.

L’invito è chiaro: parlate con i ragazzi, fate nascere domande, dubbi, pensieri. Raccontate storie, guardate film, leggete lettere o ascoltate testimonianze. Coinvolgeteli. Perché se Falcone e Borsellino hanno dato la vita per difendere la giustizia, oggi tocca a noi – tutti noi – insegnare a riconoscerla, proteggerla e viverla ogni giorno, a partire dai banchi di scuola.

Per ottenere maggiori informazioni o leggere la circolare di riferimento, collegarsi a questo link.

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