Il Ministero dell’Istruzione e del Merito mette mano al portafoglio – rigorosamente digitale – per aggiornare i propri strumenti di lavoro. Con due contratti appena approvati, si punta a rafforzare l’infrastruttura tecnologica dell’Amministrazione. E se i nomi dei software suonano vagamente mitologici o da esperto informatico, la notizia è più semplice di quanto sembri: si tratta di acquistare strumenti utili a far funzionare meglio la macchina ministeriale.
Il primo acquisto riguarda Zeus – non il padre degli dèi, ma una piattaforma digitale fornita dalla società Teleconsys S.p.A., per un valore di 30.000 euro (Iva esclusa). Con i relativi servizi connessi, il costo totale arriva a 36.600 euro, tutti a carico del bilancio 2025, alla voce “spese per lo sviluppo di software”. Un investimento pensato per migliorare l’efficienza e – si spera – anche per semplificare un po’ la vita agli uffici.
Il secondo contratto, più modesto ma altrettanto concreto, riguarda l’acquisto di cinque licenze di Adobe Acrobat Pro For Enterprise (la versione “muscolosa” del classico lettore PDF, per intenderci). Il fornitore in questo caso è la Intersystem S.r.l., e l’importo complessivo (Iva inclusa) è di 1.889,35 euro.
Insomma, tra piattaforme di gestione e software per documenti, il Ministero si prepara ad affrontare i prossimi mesi con strumenti più aggiornati e, auspicabilmente, meno burocrazia da combattere a colpi di mouse. Un passo in avanti verso una Pubblica Amministrazione più snella, più digitale e – perché no – un po’ più veloce.
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