Nella notte tra l’1 e il 2 aprile, il Ministero dell’Istruzione e del Merito si tingerà di blu. No, non per un blackout improvviso, ma per un motivo ben preciso: celebrare la Giornata mondiale della Consapevolezza sull’Autismo.
Istituita nel 2007 dall’ONU, questa ricorrenza ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui disturbi dello spettro autistico e sui diritti delle persone che ne sono affette. E chi, meglio della scuola, può contribuire a diffondere consapevolezza e inclusione?
Il ministro Giuseppe Valditara ha inviato una nota agli istituti scolastici invitandoli a organizzare iniziative di sensibilizzazione coinvolgendo studenti, docenti e famiglie.
L’obiettivo?
Accrescere l’attenzione e il supporto verso chi convive con l’autismo, promuovendo un’educazione inclusiva che vada oltre la teoria e diventi prassi quotidiana.
La scuola italiana, da anni considerata un modello inclusivo a livello internazionale, ha l’occasione di dimostrare ancora una volta che l’integrazione non è solo una parola scritta nei documenti ministeriali, ma una realtà costruita ogni giorno, in classe e fuori.
Quindi, occhi puntati sul Ministero, che per una notte sarà più blu del solito. Ma soprattutto, attenzione puntata su un tema che merita spazio, impegno e riflessione ben oltre il 2 aprile.
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