A partire dall’anno scolastico 2025/2026, l’Istituto di Istruzione Superiore “Giacomo Leopardi” di San Benedetto del Tronto (AP) avvierà un nuovo progetto di innovazione metodologica-didattica, il “Liceo Classico Europeo 2023”. Questo progetto nasce nell’ambito di una sperimentazione più ampia, denominata “Liceo Classico Europeo 2020”, e si estenderà per cinque anni, portando con sé un’impronta tutta nuova nella formazione dei giovani studenti.
In sostanza, l’iniziativa segna l’evoluzione di un percorso già avviato nel 2020, grazie al decreto del Ministro dell’Istruzione del 13 gennaio 2021, che ha dato il via a una nuova visione del liceo classico, arricchita da un approccio europeo e innovativo. Con il via libera del decreto attuale, il Giacomo Leopardi diventa ancora più protagonista di questa sperimentazione, attivando un piano di studi dettagliato, che si può trovare nell’allegato A al decreto.
A fronte di questa novità, c’è anche una certa libertà per le scuole: infatti, l’organizzazione delle ore di conversazione in lingua straniera, elemento fondamentale del progetto, è lasciata alla discrezione della scuola, all’interno delle risorse previste dal proprio “organico dell’autonomia”. Insomma, ogni scuola potrà adattare il progetto alle proprie specificità, pur rimanendo all’interno di un quadro condiviso.
Un comitato per il monitoraggio e la valutazione
Il progetto sarà costantemente monitorato da un comitato dedicato, già attivo dal settembre 2023, che avrà il compito di garantire che le linee guida vengano seguite. Ogni anno, l’Istituto “Giacomo Leopardi” dovrà inviare una relazione dettagliata sull’andamento della sperimentazione, affinché tutte le parti coinvolte possano valutare eventuali aggiustamenti e miglioramenti.
Una figura di riferimento sarà il dirigente tecnico dell’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, incaricato di supervisionare l’attuazione del progetto e di rapportarsi con il comitato per una valutazione continua. E, ovviamente, non mancheranno le occasioni di scambio con altre scuole che stanno seguendo lo stesso percorso, per favorire la diffusione di buone pratiche e idee innovative.
Il tutto senza costi aggiuntivi
Va detto che, almeno per quanto riguarda le finanze pubbliche, il progetto non comporta oneri aggiuntivi. Non ci sono nuove spese previste per lo Stato, quindi si può dire che l’iniziativa punta a innovare senza gravare ulteriormente sui bilanci pubblici.
In attesa di nuovi aggiornamenti normativi
Infine, un piccolo promemoria: le indicazioni nazionali e le modalità di esame di Stato per il “Liceo Classico Europeo” sono ancora in fase di definizione. Al momento, gli studenti seguiranno le disposizioni previste per la precedente sperimentazione, ma è lecito aspettarsi novità in futuro.
In sintesi, il “Liceo Classico Europeo 2023” rappresenta una sfida entusiasmante per l’Istituto “Giacomo Leopardi” e per il sistema educativo italiano in generale. Con un focus sull’innovazione, l’internazionalizzazione e una maggiore apertura al mondo, il progetto mira a preparare gli studenti di oggi per le sfide di domani, in un contesto che combina tradizione e modernità.
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