Nuove opportunità all’orizzonte per chi sogna un posto al sole nella pubblica amministrazione (o almeno alla scrivania): l’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche ha aperto la caccia a un dirigente tecnico, da inserire nel team con base ad Ancona, in via XXV Aprile. Niente fiction, qui si parla di un incarico serio, ma a tempo determinato: scadenza 31 dicembre 2025, salvo rientri in ruolo di nuovi assunti via concorso.
Cosa si cerca?
Un’unica figura dirigenziale – classificata con posizione economica “C” (che, per chi non mastica il gergo ministeriale, indica una funzione tecnica con una certa specializzazione). Il compito: svolgere attività tecnico-ispettive, un lavoro di controllo, supporto e indirizzo, come previsto da leggi e decreti con nomi lunghi e risalenti (si cita perfino il 1994).
Chi può candidarsi?
Il bando è rivolto a candidati con esperienza almeno quinquennale in ruoli dirigenziali, maturata sia nel pubblico che nel privato, oppure con una specializzazione comprovata da studi universitari, pubblicazioni scientifiche o esperienze lavorative in ambiti elevati. Insomma, non è proprio un annuncio per neodiplomati.
Valgono anche carriere in università, magistratura o avvocatura dello Stato. Il profilo ideale? Uno con il curriculum solido, capace di guidare squadre, gestire progetti complessi, relazionarsi con vari enti e – perché no – portare un pizzico di innovazione.
Come candidarsi (senza impazzire)?
Chi ha i requisiti deve compilare un modulo allegato, firmarlo (digitalmente o a mano, ma poi va scansionato), allegare un CV dettagliato e aggiornato, e inviare tutto via PEC entro le ore 23:59 del 10 maggio 2025 all’indirizzo: [email protected]
Come funziona la selezione?
Una commissione di valutazione – formata ad hoc – passerà in rassegna le candidature. Oltre al curriculum, si terrà conto di esperienze precedenti, capacità relazionali, risultati ottenuti, e, per i profili più in linea, ci sarà un colloquio. Obiettivo: individuare la persona più adatta a tenere il timone in un settore tanto delicato quanto strategico.
Ah, e occhio alla trasparenza: bisogna dichiarare l’assenza di conflitti d’interesse, o la volontà di risolverli in fretta, se presenti. Un solo posto disponibile, tanta competenza richiesta, e una procedura che – almeno sulla carta – promette meritocrazia. Per gli aspiranti dirigenti è il momento di lucidare il curriculum e farsi avanti.
Per ottenere maggiori informazioni, collegarsi a questo link.