Nasce la consulta delle associazioni per l’inclusione scolastica: un passo verso la scuola per tutti

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Redazione EduCorp

Pubblicato il

21/01/2025
BlogDecreti, Ministeriali, Normativa

A partire dal 10 settembre 2024, con il Decreto Ministeriale n. 185, prende vita la Consulta delle Associazioni nell’ambito dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica. Un’iniziativa che promette di mettere ordine (e soprattutto cuore) nella promozione di una scuola davvero inclusiva per tutte le diversità.

L’Osservatorio, che non è una sala riunioni polverosa ma un organo attivo, si arricchisce così di un nuovo spazio di confronto e collaborazione tra le principali associazioni che da anni lottano per garantire a tutte le persone con disabilità o bisogni speciali il diritto a una formazione adeguata.

Composta da ben 19 realtà, la Consulta vede un ampio ventaglio di associazioni tra cui ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi), AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici), AICE (Associazione Italiana Contro l’Epilessia), ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettive e/o Relazionali), e ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro), solo per citarne alcune. Insomma, un gruppo variegato di esperti che si fanno portavoce delle esigenze di chi ogni giorno affronta la scuola con una marcia in più, ma anche con ostacoli particolari.

L’obiettivo della Consulta? Non solo ascoltare, ma agire per una scuola più accogliente e meno discriminante. Un passo importante, che si affianca al lavoro del Ministero dell’Istruzione e del Merito, con l’intento di garantire una maggiore equità nelle pratiche scolastiche, favorendo l’inclusione di tutti gli studenti, senza distinzioni.

Nel frattempo, il decreto sottolinea che tutte le disposizioni relative agli oneri economici rimangono inalterate e continueranno a essere soggette ai consueti controlli di legge. In altre parole, chi si occupa dell’inclusione scolastica avrà una base solida e, soprattutto, responsabile su cui lavorare.

Una buona notizia per tutti coloro che credono che la scuola debba essere il luogo in cui ogni bambino, indipendentemente dalla sua condizione, possa sentirsi veramente parte di qualcosa. La strada è ancora lunga, ma ora è più chiara e condivisa.

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