Parte il nuovo Liceo classico europeo 2.0: tra greco, inglese e… sperimentazione

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Redazione EduCorp

Pubblicato il

16/05/2025
BlogDecreti, Ministeriali, Normativa

Al Convitto Nazionale “Pietro Colletta” la scuola non si accontenta del solito programma. A partire dall’anno scolastico 2025/2026, infatti, l’istituto sarà protagonista di una nuova sperimentazione: si chiama “Liceo classico europeo 2023” e promette di dare una rinfrescata alla tradizione classica, con metodi didattici più moderni e una robusta dose di internazionalità.

Cosa cambia, in pratica?


Non aspettatevi rivoluzioni con toga e coturni: il greco e il latino restano, ma saranno affiancati da una didattica più interattiva e da una maggiore presenza delle lingue straniere. Il monte ore delle “conversazioni in lingua” sarà deciso autonomamente dalla scuola – insomma, libertà di organizzazione, ma con giudizio.

Il progetto è approvato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (che ha anche firmato il decreto relativo), e si basa su un piano studi definito, già bello e pronto in allegato – una lettura che si consiglia solo agli appassionati di tabelle orarie.

Chi controlla che tutto fili liscio?


Niente paura: a tenere d’occhio la sperimentazione ci sarà un comitato di monitoraggio – già attivo dal 2023 – che non prende un euro per il suo lavoro (sì, avete letto bene). Sarà affiancato da un dirigente tecnico presso l’Ufficio scolastico regionale per la Campania, che ogni anno racconterà com’è andata con una relazione dettagliata. Per gli amanti delle pagelle, insomma, non mancheranno i voti anche per il progetto stesso.

E gli esami? Tutto come prima (per ora)


Niente panico per gli studenti: finché non verrà approvato un nuovo decreto per riorganizzare tutto il percorso del Liceo classico europeo, si seguiranno le regole attuali, anche per l’esame di Stato. Nessuna sorpresa sotto forma di versione di Seneca in finlandese, insomma.

Un esperimento che guarda lontano


Infine, il Convitto di Avellino farà squadra con le altre scuole già impegnate nella versione 2020 del Liceo classico europeo: perché l’innovazione, si sa, è meglio condivisa. E magari, tra un laboratorio e una lezione bilingue, si riesce anche a rendere la scuola un po’ più vicina alla realtà di oggi.

Per ottenere maggiori informazioni collegarsi a questo link.

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