Nonostante il primo tentativo sia andato a vuoto, l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna non si arrende: il posto da dirigente dell’Ufficio X – Ambito Territoriale di Ravenna è ancora lì, vacante, in attesa di qualcuno che abbia le carte in regola (e un bel po’ di pazienza).
Dopo l’interpello dello scorso ottobre, la Commissione incaricata ha infatti comunicato che nessun candidato era idoneo. Requisiti troppo stringenti? Mancanza di coraggio? O semplicemente scarsa voglia di prendere in mano un incarico non semplice in un contesto che, come noto, non è sempre una passeggiata? Fatto sta che la scrivania ravennate rimane vuota.
E così si riparte, con due possibili strade.
La prima opzione è riservata ai dirigenti di ruolo del Ministero dell’Istruzione e del Merito, appartenenti all’area “Funzioni centrali”, che abbiano già un incarico da almeno un anno e mezzo – o, se meno, con benedizione del proprio Direttore Generale. Insomma, non proprio aperta a tutti. Il tutto, naturalmente, nel rispetto del vincolo dei cinque anni di permanenza previsto dalla normativa.
La seconda opzione, nel caso la prima non porti frutti, è quella della reggenza ad interim: cioè un altro dirigente, già incaricato di pari livello, potrebbe prendere in mano temporaneamente anche questo ufficio. Una soluzione-tampone, in attesa di tempi (e dirigenti) migliori.
Per candidarsi, bisogna inviare entro le 23:59 del 13 maggio 2025 una PEC con curriculum aggiornato, modulo firmato (digitale o a mano), copia di un documento d’identità e l’indicazione “MANIFESTAZIONE DI INTERESSE – INTERPELLO UFFICIO X”. Ovviamente, il tutto corredato da dichiarazioni di assenza di incompatibilità, conflitti d’interesse e altro ancora, come da tradizione.
I curriculum verranno poi valutati da una Commissione, che potrà anche decidere di convocare i candidati più promettenti per un colloquio. Tra i criteri di valutazione: esperienza, competenze organizzative, capacità relazionali, risultati ottenuti, titoli di studio e conoscenza del territorio. La fantasia non manca, ma a conti fatti si cerca un profilo preparato e con esperienza a 360 gradi.
Vale la pena ricordare che inviare la candidatura non dà diritto automatico all’incarico: serve superare la selezione. E avere un po’ di fortuna. Il bando è consultabile sul sito del Ministero dell’Istruzione e su quello dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna. E chissà, magari stavolta, qualcuno si farà avanti.
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