Se sei uno dei docenti che lavora in una scuola situata su una piccola isola, preparati a ricevere una buona notizia: il Ministero dell’Istruzione ha stanziato 3 milioni di euro per il 2024 per supportare chi lavora in queste realtà un po’ più isolate. Il tutto grazie a un fondo creato dalla Legge 234/2021, che non solo prevede risorse per migliorare l’offerta formativa, ma anche un riconoscimento economico per chi insegna in condizioni un po’ più difficili rispetto al resto d’Italia.
I fondi: dove vanno a finire?
Nel 2024, i 3 milioni di euro previsti dalla legge saranno distribuiti alle scuole situate nelle piccole isole, con l’obiettivo di attribuire l’indennità di sede disagiata a docenti assunti sia a tempo determinato che indeterminato. La ripartizione avverrà in base al numero di studenti iscritti nelle scuole delle isole per l’anno scolastico 2023/24, quindi più sono gli studenti, più alta sarà la quota di risorse per quella scuola.
Le risorse verranno poi ripartite sul capitolo di bilancio “Somme per garantire la continuità didattica nelle istituzioni scolastiche situate nelle piccole isole”, un nome lungo ma decisamente utile per le scuole coinvolte.
Come funziona l’indennità di sede disagiata?
L’indennità di sede disagiata è un compenso extra che spetta ai docenti assegnati a plessi nelle piccole isole. Ma come viene calcolata? La somma complessiva assegnata a ciascuna scuola verrà suddivisa tra tutti i docenti in servizio, in proporzione al numero di giorni lavorati presso la sede “disagiata”. Se lavori tutto l’anno, riceverai l’importo completo; se invece sei in servizio solo per un periodo, l’indennità verrà calcolata in base ai giorni effettivamente lavorati.
Questa indennità è accessoria, quindi non fa parte del salario base, ma sicuramente aiuta a rendere un po’ meno amaro lavorare in luoghi che, per quanto belli, possono essere un po’ più difficili da raggiungere rispetto alle scuole nelle grandi città.
Come vengono gestiti i fondi?
Ogni anno, la Direzione Generale per le Risorse Umane e Finanziarie comunica alle scuole delle piccole isole quanto denaro è stato loro assegnato per pagare queste indennità. Una volta ricevuta questa comunicazione, le scuole distribuiranno i fondi ai docenti in base ai criteri previsti, assicurandosi che il pagamento avvenga regolarmente.
In sintesi
In breve, il decreto stabilisce che per il 2024 le scuole nelle piccole isole riceveranno un bel sostegno economico, non solo per migliorare l’offerta formativa, ma anche per premiare chi, quotidianamente, si dedica a insegnare in contesti un po’ più “complicati”. Il tutto avviene in modo trasparente e proporzionale al numero di studenti, con una somma destinata a essere ripartita tra i docenti a seconda delle ore di servizio.
E, chissà, magari un po’ di indennità di sede disagiata renderà la vita nelle isole un po’ meno “disagiata” e più apprezzata.
Per ottenere maggiori informazioni, collegarsi a questo link.