Tecnologia, inclusione e futuro: via libera a nuovi laboratori innovativi nelle scuole

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Redazione EduCorp

Pubblicato il

06/06/2025
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Laboratori moderni, attrezzature digitali, ambienti inclusivi e percorsi formativi sempre più vicini al mondo del lavoro. Sono questi gli ingredienti dell’ultima iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito grazie ai fondi europei del programma nazionale “Scuola e Competenze” 2021-2027. L’obiettivo? Potenziare le competenze tecniche e professionali degli studenti del Sud Italia, migliorando concretamente gli spazi e gli strumenti a loro disposizione.

Il bando: chi può partecipare

Il bando, pubblicato nei giorni scorsi, si rivolge agli istituti secondari di secondo grado delle cosiddette regioni “meno sviluppate”: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. In particolare, le scuole con indirizzo tecnico o professionale potranno candidarsi per ricevere un finanziamento fino a 201.000 euro ciascuna.

L’iniziativa è finanziata attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e cofinanziata dall’Unione europea. L’importo complessivo a disposizione ammonta a ben 150 milioni di euro, con la possibilità di ampliamenti in caso di ulteriori risorse.

Cosa si può realizzare

I progetti ammessi potranno prevedere la realizzazione o l’ammodernamento di laboratori didattici in grado di offrire strumenti all’avanguardia per la didattica laboratoriale, la formazione tecnica e la transizione scuola-lavoro. Parliamo di ambienti professionali in cui studentesse e studenti potranno cimentarsi in attività di tipo produttivo, gestionale, logistico e commerciale, rispecchiando le reali esigenze del mondo imprenditoriale.

Un’attenzione particolare è riservata all’inclusività e all’accessibilità, affinché tutti gli ambienti siano utilizzabili anche da studenti con disabilità, in linea con gli obiettivi del programma europeo RSO4.2, che promuove infrastrutture educative resilienti, inclusive e tecnologicamente avanzate.

Come saranno valutati i progetti

Non sarà una corsa al “chi prima arriva”, ma una vera selezione basata su criteri oggettivi. Tra questi spiccano:

  • Il tasso di abbandono scolastico nell’area di riferimento (fino a 30 punti);
  • La condizione socio-economica delle famiglie degli studenti (fino a 18 punti);
  • La coerenza con il Piano dell’offerta formativa (PTOF) della scuola;
  • L’attenzione all’inclusività degli ambienti di apprendimento (fino a 20 punti);
  • La promozione della parità di genere e pari opportunità (fino a 13 punti);
  • La capacità progettuale pregressa della scuola (fino a 13 punti).

Il punteggio massimo raggiungibile è di 100 punti, e l’assegnazione seguirà criteri trasparenti pubblicati sul sito ufficiale del programma.

Costi ammissibili: non solo attrezzature

Oltre alle attrezzature tecnologiche (che rappresentano l’85% minimo del budget), i fondi potranno coprire anche:

  • Progettazione e direzione dei lavori (2% massimo);
  • Spese organizzative e gestionali (5%);
  • Piccoli interventi edilizi per l’adattamento degli spazi (5%);
  • Attività di collaudo, pubblicità e addestramento all’uso dei nuovi strumenti.

Ogni laboratorio dovrà essere pensato in chiave ecosostenibile e tecnologicamente innovativa, con possibilità di personalizzazione nella fase post-autorizzativa.

Come candidarsi

Le scuole interessate potranno presentare i propri progetti tramite la piattaforma informatica SIF2127, disponibile all’indirizzo https://pn20212027.istruzione.it. La finestra per le candidature resterà aperta dal 5 giugno all’8 luglio 2025 alle 18.00.

Fondamentale sarà l’indicazione del CUP (Codice Unico di Progetto) e la piena compilazione delle sezioni richieste. Le scuole dovranno inoltre dimostrare di essere in regola con i conti e non avere già ricevuto fondi PNRR per analoghi interventi.

Una scommessa sul futuro

In un’Italia in cui il divario tra Nord e Sud resta ancora marcato, iniziative come questa rappresentano un investimento concreto per il riscatto del Meridione, attraverso l’educazione e la professionalizzazione dei giovani. Più che una semplice dotazione tecnologica, si tratta di un cambio di passo culturale: la scuola che forma, include, innova e prepara i cittadini di domani.

Per ottenere maggiori informazioni, collegarsi a questo link.

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