Dirigenti, in 27 dicono no all’assunzione: il Ministero li depenna

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Redazione EduCorp

Pubblicato il

11/04/2025
BlogDecreti, Dipartimentali

Nonostante l’ambita nomina a dirigente scolastico, ben 138 candidati hanno deciso di rinunciare al posto o, più semplicemente, di non presentarsi all’appello per l’anno scolastico 2024/2025. E il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha preso atto della situazione con un apposito decreto di ricognizione delle rinunce, previsto nell’ambito della procedura avviata con il DM 107 dell’8 giugno 2023.

C’è chi ha formalizzato la rinuncia, chi ha preferito non presentarsi al primo giorno di lavoro senza troppe spiegazioni, e chi – per motivi a noi ignoti – non ha perfezionato l’assunzione. Il risultato? Tutti depennati dalla graduatoria nazionale per merito e titoli. Niente più sogni di presidenza, almeno per ora.

La graduatoria in questione era stata approvata con decreto dipartimentale n. 2187 del 9 agosto 2024, poi ritoccata con un aggiornamento del 19 agosto (decreto n. 2206). Ora, con quest’ultimo atto, arriva il colpo di spugna per chi ha fatto un passo indietro.

I nominativi dei rinunciatari sono stati trasmessi agli Uffici Scolastici Regionali interessati – con l’invito a procedere come da prassi – e ciascun diretto interessato riceverà comunicazione personale.

Per chi volesse opporsi, resta la strada del ricorso al TAR del Lazio (entro 60 giorni) oppure, per i più pazienti e legati alla forma, quella del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (entro 120 giorni). In sintesi: 138 posti liberati e la burocrazia che, almeno stavolta, si muove a ritmo sostenuto. Ai candidati in attesa, non resta che incrociare le dita: la fila si è appena accorciata.

Per ottenere maggiori informazioni in merito, collegarsi a questo link.

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